Nasce il blog che corre veloce tra diritto e nuove tecnologie

Il 1995 rappresenta per me un anno molto importante legato a doppio filo alla nascita di questo blog e all'interesse per i contenuti che lo popoleranno suscitando (speriamo...) l'interesse di molti lettori.

E', infatti, l'anno in cui ho conseguito la mia laurea in giurisprudenza, ho iniziato la mia pratica legale e soprattutto.... ho avuto la possibilità di accedere ad internet attivando la mia prima connessione domestica ed effettuando il collegamento con il pc di casa.

Da oltre 17 anni, dunque, informatica e diritto mi accompagnano quotidianamente nella vita personale e professionale suscitando continuo interesse e volontà di approfondimento.

Da allora molte cose sono cambiate (la velocità di connessione, i sistemi hardware, i software, ecc..) ma in particolare ciò che ha subito un'evoluzione "epocale" è stata proprio la rete web.

Ciò che, nel linguaggio comune, definiamo "internet", infatti, da semplice strumento di consultazione, negli ultimi anni, è passato ad un livello decisamente superiore (chiamato in gergo 2.0 proprio per differenziarsi dall'iniziale stadio 1.0 dei primi anni 90), trasformandosi in un vero e proprio strumento di "interazione" in tempo reale che permette illimitate possibilità condivisione tra utenti che navigano in rete.

Qualsiasi attività, dunque, personale o professionale che sia, oggi non può prescindere dal rapporto con la rete e dai possibili rapporti che può creare con i milioni di utenti del web.

Naturalmente un pò per passione, un pò per professione, ho continuato (e continuo) a seguire non solo l'evoluzione degli strumenti tecnologici, ma anche e soprattutto l'implicazione nell'ambito del diritto delle loro modalità di utilizzo. 

Forse più di quanto possiamo generalmente pensare, visto il largo uso che facciamo di mezzi informatici costantemente connessi alla rete (e pensiamo non solo ai computer fisso, ma anche agli strumenti che usiamo in mobilità come tablet e smartphones), oggi molte azioni realizzate attraverso detti strumenti possono avere rilievo ed eventuali conseguenze in ambito legale.

Pensiamo su tutti al popolato (e variegato) mondo dei social network (tra tutti Facebook e Twitter) grazie ai quali milioni di utenti collegati tra loro, esprimono pareri, condividono foto e informazioni o altro materiale e, di converso, a quante volte attraverso tali strumenti sono state formulate offese personali visibili a migliaia di persone, trasmessi materiali protetti da copyright o è stata violata la privacy di un determinato individuo.

Non solo, ma pensiamo anche a quanto sia ormai diffusa la prassi di "scaricare" musica, filmati o programmi software teoricamente protetti dal diritto di autore, ma liberamente disponibili sulla rete.

Grazie ai social network, d'altro canto, abbiamo assistito a fenomeni storici assolutamente impensabili e imprevedibili come la "primavera araba", durante la quale regimi oppressivi sono stati messi in ginocchio dalla libera espressione del pensiero dei cittadini, possibilità che, prima dell'avvento della rete, in determinate zone geografiche del mondo non era concessa a nessuno poichè sistematicamente repressa in quanto ritenuta pericolosa per la stabilità governativa.

Dunque, nel male e nel bene, la rete è tutto questo e, nonostante tutto, sarà per sempre uno strumento essenziale attraverso il quale passerà lo sviluppo e il futuro di ogni nazione, soprattutto di quelle che ancora fanno fatica a vivere a pieno la loro democrazia.

La rete, dunque, deve rimanere un luogo libero nel senso più alto del termine, nel quale ognuno deve poter esercitare i propri diritti, ma non può essere il luogo del libero arbitrio.

La rete deve essere il luogo grazie al quale ciascuno può crescere, può svilupparsi, può migliorare, può correre veloce, può confrontarsi, ma non può farlo comprimendo o violando i diritti altrui.

Il web come lo sviluppo tecnologico devono continuare ad essere strumenti di sviluppo e di crescita per tutti e potranno esserlo soltanto se riusciremo a trovare un equilibrio tra libertà e arbitrio.

E' questo il motivo per cui nasce questo blog con l'augurio e la speranza che quanto sarà pubblicato sulle sue pagine potrà contribuirvi, anche in minima parte.

Buona lettura e buon futuro a tutti

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